Auguri e distacchi

Tanti auguri al blog,
tanti auguri al blog,
tanti auguri al mio bloòg,
tanti auguri a lui!

Ecco, così ho fatto contento Andrea :P
Comunque è vero, il blog il giorno 12 ha compiuto 2 anni molto poco intensi... Inspiegabilmente (leggasi inshpiegabbbilmente) ogni tanto ho ancora voglia di scrivere qualcosa.

Oggi parliamo di distacco come meccanismo di difesa della propria sfera emozionale. Ecco, questo meccanismo pare che generalmente si metta in atto inconsapevolmente, ma che possa essere anche un'azione volontaria quando non si vuole entrare in relazione con qualcuno per paura, forse, di dover gestire una data situazione.
E' una cosa che faccio d'abitudine. Credo davvero di cercare il distacco volutamente. E continuo a studiare cose che non fanno altro che farmi stare peggio. Questa era Psicologia Clinica, ad esempio. Si prosegue con situazione di stress e rischio di burn-out... certo, con quello che mi accade attorno ultimamente, specie per come io recepisco le cose, sono sorpresa di non essere ancora uscita totalmente di senno. Anzi, forse sono troppo lucida e tendo a razionalizzare troppo qualsiasi cosa. Spacco il capello in 4, tra un po' arriverò alla scissione dell'atomo con la sola forza del pensiero.
In qualche modo mi pare di essere ancora in me, ma è un bel po' che son partita. Sì, tendo al distacco, preferisco staccarmi da sola piuttosto che finire esclusa per volontà degli altri.
Poi non so dire se gli altri davvero finirebbero per escludermi, ma non si sa mai. Meglio non rischiare.

Tra una riflessione e l'altra sul mio instabile equilibrio emozionale, oggi ho parlato della mia idea di tesi col mio futuro relatore. Forse questa è la volta buona. Io.... tesi... nah, non ci voglio pensare, poi rischio di rovinare tutto.