sabato 30 dicembre 2006

Buon 2007!



Tanti auguri a tutti per un felice 2007,
sperando che sia meglio dell'anno passato!


sabato 23 dicembre 2006

Oggetto: Auguri

Io sottoscritta Clo' (d'ora in avanti "l'Augurante") chiedo al mio interlocutore (d'ora in avanti "l'Augurato") di accettare senz'alcun obbligo, implicito o esplicito, i voti più sinceri dell'Augurante (d'ora in avanti "gli Auguri") affinché l'Augurato possa trascorrere nel migliore dei modi (ove nella frase "migliore dei modi" si sottintende da parte dell'Augurante e si presuppone da parte dell'Augurato un atteggiamento che tenga conto delle problematiche di carattere sociale, ecologico e psicologico, che non sia causa di tensione e/o competizione, né comporti o favorisca alcun tipo di assuefazione o di discriminazione, sia sessista, sia di diverso carattere) la festività coincidente al Solstizio d'Inverno convenzionalmente nota come "Natale", ma che può essere chiamata e celebrata dall'Augurato secondo le sue tradizioni religiose e/o laiche, premesso il debito rispetto nei confronti delle tradizioni religiose e/o laiche di persone di qualunque razza, credo o sesso diverse dall'Augurato, ivi comprese coloro che non praticano alcuna tradizione religiosa e/o laica.

Qualsiasi riferimento a qualunque divinità, figura mitologica, personaggio tradizionale, reale o leggendario, vivo o morto che sia; a simboli (ove sono compresi tra l'altro - ma non limitativamente - canti e rappresentazioni artistiche, letterarie e sceniche) religiosi, mitologici o della tradizione che possa essere ravvisato direttamente o indirettamente nei presenti Auguri non implica da parte dell'Augurante alcun sostegno nei confronti della figura o del simbolo in questione.

L'Augurante chiede inoltre all'Augurato di accettare gli auguri per un felice (ove l'aggettivo "felice" viene definito tra l'altro - ma non limitatamente - come "gratificante dal punto di vista personale, sentimentale e finanziario e privo di complicazioni di carattere medico, dirette o indirette") anno 2007.

L'Augurante sottolinea che la datazione "2007" è qui considerata come convenzionale, così com'è considerata convenzionale la data del 1° Gennaio come inizio dell'anno, e dichiara il suo assoluto rispetto per altri tipi di datazione legati alle differenti culture religiose e/o laiche di cui l'Augurante riconosce il prezioso contributo allo sviluppo dell'attuale società multietnica.

Augurante e Augurato convengono inoltre su quanto segue:

- Gli Auguri valgono a decorrere dalla data del presente accordo al 31 Dicembre 2007, dopodiché dovranno essere esplicitamente rinnovati da parte dell'Augurante.

- Gli Auguri non implicano alcuna garanzia che i voti di "felicità" espressi dall'Augurante trovino un effettivo riscontro nella realtà dell'Augurato, il quale non potrà attribuire all'Augurante alcuna responsabilità civile e/o penale e/o morale per la loro mancata attuazione.

- Gli Auguri sono trasferibili a terzi purché il testo originale non subisca modifiche o alterazioni. La libera diffusione del testo non implica tuttavia il pubblico dominio del testo stesso, i cui diritti appartengono in ogni caso al detentore del copyright.

- L'Augurante declina ogni responsabilità derivata dall'utilizzo degli Auguri al di fuori dai limiti prescritti; in particolare, l'Augurante declina ogni responsabilità per eventuali danni fisici o morali all'Augurato e/o a persone e/o sistemi informatici a lui collegati derivati dall'invio degli Auguri mediante E-Mail o qualunque altro metodo di trasmissione, elettronico o di diverso genere, attualmente in uso, in fase di sperimentazione o non ancora inventato.

Ciò stabilito

Buon Natale e Buon 2007

L'Augurante
:)

lunedì 18 dicembre 2006

Il valore di un sorriso

Il tirocinio in ospedale ti cambia la vita e se non lo fa vuol dire che sei un pezzo di ghiaccio. Mi rendo conto che ormai spesso i miei discorsi riguardano quello che faccio e quello che vedo durante le mie giornate, ma sarebbe impensabile il contrario.
Quando ti trovi a contatto con realtà che potevi immaginare, ma che non credevi possibili così vicino a te, per forza di cose il tuo mondo viene investito da un'ondata di sentimenti nuovi, di qualcosa fino a quel momento sopito e inespresso... Questo è quanto è capitato a me. Nell'ultimo anno e mezzo ho imparato il grandissimo valore che ha un sorriso, un abbraccio o anche una semplice stretta di mano.
Quando arrivo nell'Unità Operativa dove faccio tirocinio e vedo un anziano, senza nessuno al mondo, che mi tende la mano e mi sorride... mi si apre il cuore. In qualche modo riesco a capire il significato della vita e mi rendo conto che non è tutto inutile. Per quanto io possa star male, possa essere depressa, irrascibile, nervosa... quel sorriso fa sparire gran parte dei miei pensieri e mi dà la forza di guardare avanti, invece di vivere sempre nel passato.
Se solo provassimo tutti a sorridere di più... Io ci voglio provare.

lunedì 11 dicembre 2006

Aggiornamenti "ruoleschi" - le cretinate del venerdì

In tema di buon umore, relativo al post di qualche ora fa, ho deciso di aggiornare il blog con le ultime cretinate uscite durante le nostre sessioni di D&D del venerdì sera.
Come da "richiesta", cerco di tradurre in italiano :)

1) Un vampiro cerca di spiegare la sua attrazione per il sangue
Solaris: "Sangue... terrore, distruzione, vendetta, morte... ma allo stesso tempo vita...."
Numen: "Ah, estratto di figa quindi!!"

2) Meditazioni nel Giorno Sacro agli Dei
Aliras: "Ho fatto questo, questo e questo... anche se in effetti ho contribuito a sedare la Rivoluzione a Bissel..."
Oban: "Innanzitutto mi scuso per aver causato una rivoluzione...."

3) L'abilità del Bardo nel sollevare gli spiriti...
Oban: "Ma perchè non usate i trasporti fluviali come un tempo?"
Lady Issa [png]: "Perchè si dovrebbe passare per la marca di Geoff, dove, come ben sapete, ci sono i giganti che hanno trucidato tutta la mia famiglia... e per questo che ormai vivo da sola...."
[...]
Oban: "Beh... è bello confinare con il mare! Mi piace il mare!!"
Duchessa Francis [png]: "Sì, peccato che, come sapete, abbiamo avuto due milioni di morti nelle guerre recenti a causa di quel mare..."

4) Aliras il politico
Aliras: "Il principio ispiratore, il primo principio della Costituzione della Repubblica di Gedeonis dice che tutti gli uomini, elfi, ecc. sono nati DISUGUALI in quanto più o meno intelligenti, più o meno forti, più o meno alti, piuù o meno Balawin [il "medioman" del gruppo]"

5) Saggezza
Oban: "Illuminato, Sommo e SAGGIO Elrothien, posso dire una cosa? Secondo me hai fatto una cazzata..."

6) Decisioni
Aliras: "Bene, allora glielo dico... siamo d'accordo tutti?"
Tutti: "Sì!"
[...]
Aliras: "... perchè abbiamo saputo che ci sono state delle uccisioni..."
Lady Issa [png]: "Ah... e perchè non dirlo francamente fin da subito?"
Aliras: "Perchè abbiamo imparato che ogni volta che parliamo francamente fin da subito rischiamo la vita... Noi al massimo parliamo FORSE, A STENTO e ... dopo!"

7) Supermercato della fede
Il compito del gruppo sembra essere quello di liberare la zona da dei monaci fedeli al Grande Drago, una semi-divinità malvagia.
Balawin: "Ma magari se riusciamo a recuperare tutti i pezzi di questa strana runa questo Grande Drago viene sconfitto e i monaci si disperdono..."
Numen: "... e a quel punto diventano tutti seguaci di Tolvaas [divinità estremamente malvagia], che fa come ai nuovi abbonati: gli dà un casino di poteri..."
Balawin: "... con la nuova promozione "paghi 2 e massacri 3"?"

8) Spirito di gruppo
Balawin [dopo aver sgozzato un monaco rosso al primo colpo]: "Ok, io ho fatto il mio... dove hai messo il salame?"

9) Famiglia Leg-Llaewulyn
Oban [a Solaris, chierico del gruppo]: "Guarda che se uno dei miei parenti muore per colpa tua, pagherai con la vita!!"
Solaris: "Va bene..."
Balawin: "... guarda che ce ne sono tanti di suoi parenti in giro..."

10) Particolari...
Balawin: "Ok, allora rimango io su con la carrucola per far scendere gli altri e poi scendo con la corda..."
Master: "Dovete essere in due per azionare questo tipo di carrucola."
Oban: "Rimango anch'io allora."
[Balawin osserva il meccanismo e cerca di capirne il funzionamento]
Master: "Balawin, dopo aver guardato il meccanismo capisci subito come funziona, quindi spieghi al tuo compare come usare i nodi."
Balawin: "Ok, comincio ad azionare la carrucola facendoli scendere.
Oban: "Che bello! che bello! Posso fare anch'io?!"
Balawin: "DEVI farlo anche tu! E' per questo che sei rimasto quassù con me!!"
Oban: "AAAAh, ecco cosa mi era sfuggito!"

11) Domande fondamentali
Pioggia, una stretta pensilina. Padre Solaris (il vampiro) è appeso fuori dalla porta. Balawin sfonda una finestra e con una capriola balza alle spalle di un potente Chierico malvagio. In quel momento viene raggiunto da un messaggio telepatico di Solaris di importanza planetaria: "Bala, costringilo a farmi entrare!!". Balawin risponde: "Ma vaffanculo! Al massimo te lo porto fuori!".

12) Giustizia e Paladini - possibili scenari
Balawin per entrare a Norwik deve pagare una multa di 20 monete d'oro, ha già le mani nel borsello pensando alla cifra irrisoria, ma Farbas il Paladino decide di difenderlo legalmente. Dopo 10 minuti di processo Balawin viene impiccato per colpe non sue. Sotto il capestro una scritta si staglia: "Dura lex, sed... SGNEPS!"


Novità in vista per i miei pensieri...

... a quanto pare Blogger ha finalmente deciso (grazie a Google) di dare la possibilità di inserire etichette! Era ora! Sono riuscita a modificare il mio blog più o meno esattamente come lo volevo... EUREKA! :)

Ho scelto una suddivisione per argomenti banale, ma forse comprensibile... Speriamo sia più leggibile per tutti!

Per il momento devo fare un esame dietro l'altro: oggi ne avevo uno, il 21 un altro e il 28 un altro ancora (ma si può fare un esame il 28 dicembre...?!?!), per cui credo che sarò un bel po' assente nei prossimi giorni! E pensare che mi ero ripromessa di aggiornare più spesso il blog, dato che ho scoperto che mi fa bene all'umore!


Un po' d'allegria...

... per stemperare la depressione andante degli ultimi post!

I referendum abrogativi. Dove per dire sì devi votare no. E per dire no devi
votare sì.
Come uno che va a sposarsi e il prete dice:
"La vuoi mandare a cagare?"
"No"
"E allora vi dichiaro marito e moglie"

giovedì 7 dicembre 2006

Scrivere

Da piccola ho sempre voluto scrivere. Ho imparato prestissimo, se non altro rispetto ai miei amici. Ho sempre sognato di riuscire a scrivere un libro, ho cominciato tante volte e non sono mai andata oltre al primo capitolo. Ho una directory strapiena di "inizi di romanzi" sul mio pc. Tutta roba da buttare. Per me scrivere è sempre stato uno sfogo e generalmente funzionava. Già perchè da qualche tempo non sono più capace neppure di sfogarmi così. Certo, potrei continuare a fare post "a ruota libera" come il precedente, ma a che pro? No, non sono il tipo da scrivere cosa ho fatto oggi, a chi gliene può fregare qualcosa... Mi è sempre piaciuto scrivere di me in maniera più astratta, forse perchè non mi piace troppo ritrarmi nella mia vita di tutti i giorni, monotona, banale, ripetitiva.
Un paio di "racconti brevi" li ho pubblicati qui sul blog, altri preferisco tenerli per me e pochi intimi. Fino a qualche anno fa scrivevo in versi e quando mi sento come... come adesso, mi piace rileggere quelle parole probabilmente senza senso. E' come se ogni volta risvegliassero qualcosa di sopito, sento attorcigliarsi i visceri quando rileggo "la stessa corda", come la chiamo io. Per quanto possa sentirmi cambiata, sono sempre io, sempre quella che scriveva versi sconnessi che ancora mi fanno riprovare le stesse sensazioni. Posso prendere le distanze dalla forma, ma mai dal contenuto.
Il contenuto con cui sono in risonanza oggi è stato scritto nel novembre del 2004:

Tempesta

Un fiume in piena
mi ha travolta un tempo,
sono sopravvissuta per scherzo,
ho continuato ad arrancare per caso.
Quando credevo d'aver trovato pace
ecco sopraggiungere un uragano!
Sono totalmente in sua balìa,
cozzo contro pareti spesse,
precipito tumefatta,
ma piano mi rialzo.
Ancora acqua impetuosa,
di nuovo vento assassino...
Una piccola figura lontana:
minuscola, insignificante polvere
spazzata in un istante
che le sembra infinito.