martedì 7 agosto 2007

Provenza - Trieste, ritorno

Questi 2 giorni (6 e 7 agosto) li confondo molto facilmente. Sarà che non ho dormito, sarà che 1100 km in un giorno sono tantini anche per una abituata alle notti in bianco... Da qua in poi tra l'altro non ho più foto, devo ancora farmele dare e la mia fotocamera era strapiena... Qui ne ho messe ben poche, in totale sono più di 300.
Dunque... Lunedì 6 agosto da Arles siamo andati ad Aix-en-Provence. Bella città universitaria, ma forse mi aspettavo qualcosa di più. Da qui Cannes, Nizza e Monaco senza scendere dall'auto: mi facevano impressione. La Croisette sarà pure famosa, ma a me vedere tutti sti mega-alberghi dà un po' il voltastomaco. Nizza era incredibilmente caotica e invasa dalle auto, impossibile pensare di posteggiare e quindi me la vedrò un'altra volta. Monaco... Mah, mi sentivo parecchio una pezzente con la mia Peugeot 107. Niente da dire eh, una città che è un unico grattacielo, però mi son fatta la curva del Casinò e pure il tunnel!! Ok, la mia velocità era di 30km orari e non 300, ma non importa! Mi son sentita molto Schumacher (quello bravo).
E fin qui, tutto bene. Il fatto è che per evitare il supertraffico che avevamo trovato all'andata, abbiamo deciso di viaggiare di notte fino a Trieste... Insomma, dopo una sosta per cena e saluti nella città dei fiori siam partiti verso l'1 di notte e siamo arrivati a casuccia alle 9:30 del mattino di martedì.
Dopo aver posteggiato non mi reggevano le gambe, non ho capito il perchè... :P

Che dire... bel viaggio, mi è dispiaciuto non aver avuto i mezzi economici per poter stare qualche giorno in più e vedere altre cose (altre fortezze catare, Marsiglia, Nizza, Montpellier... ho un piccolo conto in sospeso con sta regione!). Non si sa mai, potrei sempre tornarci :)


domenica 5 agosto 2007

Le fortezze catare - Parte II (Verso il Mare)

Da ieri mancava solo Peyreperteuse da vedere... Fortuna che ci siam saliti di mattina! Abbiamo trovato un gruppo di ragazzi che facevano rievocazioni medievali all'interno della fortezza.. Eran molto simpatici e avevano allestito un sacco di cose, dalle tende ai "fornelli" dove cucinare! La cosa migliore è stata proprio il fatto che la maggior parte dei turisti si è fermata in gruppo a vedere sti 6 in armatura di piastre (con 30° C all'ombra) che se le davano di santa ragione con spade e affini, permettendomi di vedere la parte alta della fortezza completamente da sola... Che pace!! Magari riuscire a vedere una qualcunque di queste fortezze immersa nella solitudine: è molto più evocativo, puoi immaginare com'era senza sentire il classico bimbo che piange urlando alla mamma "Quando torniamo a casaaaaaaa! Voglio giocare alla playstatioooooon!"



Terminata la visita ci siamo diretti a Perpignan, la meta più a sud del nostro viaggio... E' una cittadina molto spagnola, lo si vede subito. Prima tappa, il palazzo dei Re di Majorca: un palazzone che sembra la villona del cattivo di Zorro...
La visita in generale è stata breve, i miei soldi ormai erano agli sgoccioli e quindi si è deciso di ritornare verso casuccia... A sera eravamo già ad Arles, che di notevole secondo me ha solo un bel teatro romano dove adesso ammazano i tori (sisi ok, si chiama corrida) e degli alberghi non troppo puliti ma a basso prezzo...

Nel frattempo i km percorsi (e da me guidati) superano quota 2000.

sabato 4 agosto 2007

Le fortezze catare - Parte I

Aaaah finalmente! Ecco la parte che più mi son gustata di tutta la vacanza: le fortezze catare!



Partenza da Carcassonne e rotta verso il profondo Pays Cathar, prima tappa Montségur.
Qualsiasi foto del castello non rende merito all'atmosfera che si respira. Montségur ha resistito a ad 11 mesi d'assedio, lì si è combattuto anche nel giorno di Natale del 1243, lì è stata concessa una tregua di 15 giorni a partire dal 2 marzo 1244, quando infine la roccaforte è caduta. In quelle 2 settimane circa metà dei 600 assediati (mercenari cristiani, non catari), hanno deciso di convertirsi alla fede catara, sapendo di essere destinati ad una morte orribile: sono stati arsi vivi come gli eretici, ma visto che non c'erano abbastanza roghi per tutti ne hanno fatto uno grande... una palizzata per contenerli tutti, piena di legni e sterpi a cui poi è stato dato fuoco. Ci sono altre 1000 cose da dire su Montségur e il suo assedio, ma invito gli interessati a fare una ricerchina in merito, rischierei di non essere affatto imparziale...
Da lì via verso Puyvert (altra fortezza), Rennes-le-chateau (chi ama i misteri storici senza fondamento sa la storia di sto paesino... ad ogni modo è bello vedere sul timpano di una chiesa la scritta "Terribilis est locus iste"), Puilarens....



... e infine Querybus. Una vera e propria perla, imperdibile: vista spettacolare fino al mare (Mediterraneo chiaramente), tanto abbarbicata sul monte da seguirne completamente la morfologia, ma imponente al punto da stagliarsi nel cielo se la si guarda da fondovalle...



Giornata davvero stancante, ma magnifica sotto ogni punto di vista! Mi piacciono sti posti, mi verrebbe da tornarci e viaggiare a piedi da uno all'altro.. Da Querybus si vedeva distintamente Peyreperteuse, dove si andrà domani... Che bello che bello che bello!

venerdì 3 agosto 2007

Le bellezze di Carcassonne

Ok, si scende verso la zona che a me interessava di più!

Beziérs, città famosa per il massacro compiuto ad opera di Simone di Monfort verso i cittadini che si rifugiarono nella chiesa nel 1209, durante la crociata contro gli albigesi. Celebre la frase del legato papale, che quando gli venne chiesto come avrebbero fatto i crociati a riconoscere i catari, rispose: "Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi".


Narbonne, con la sua splendida cattedrale, il palazzo dei vescovi, i resti della Via Domitia e... uno splendido mercatino dove vendevano i prodotti tipici della regione... GNAM!!


E poi... Carcassonne!! Sembra la città di Walt Disney!! Ok, lo so, Viollet Le Duc (l'architetto che diede inizio al restauro, lo stesso che sistemò Notre Dame a Parigi) non ha fatto un lavoro splendido. O meglio, era un lavoro splendido per l'epoca, mentre oggi potremmo dire che ha fatto degli strafalcioni storici notevoli. Ad ogni modo l'atmosfera di Carcassonne è veramente magica. Bella, bellissima città. Ci tornerei volentierissimo, magari avendo qualche monetina in più da spendere per starci un po' più tempo, solo a perdermi per le viuzze girando senza meta...


giovedì 2 agosto 2007

Giornata "romana"

La Provenza, in francese Provence, si chiama così perchè è stata la prima Provincia romana. I francesi si bullano di questo enfatizzando forse fin troppo i resti romani che hanno nel loro territorio: certo, Vaison-la-Romaine ha dei siti abbastanza grandi, Orange ha un bell'arco di trionfo e una superbamente conservata scena di teatro (120 metri per 40 di altezza), Nimes ha una torre con un bel panorama e un anfiteatro in ottimo stato ma... insomma, molto poco in confronto a quello che abbiamo in Italia o a quello che si può vedere nei dintorni di Trieste.
Poco male, il giro meritava in ogni caso!
Nella foto, la scena del teatro di Orange.
Lasciata Nimes, ci siamo diretti verso il mare... come un sacco di francesi e turisti di ogni genere! Dopo code quasi interminabili siamo approdati a Vias-Plage, probabilmente famosissima meta di turismo autoctono (non esistevano menù in altre lingue oltre al francese...), ma non si mangiava affatto male...



mercoledì 1 agosto 2007

Avignone e i suoi papi

Giornata dedicata interamente ad Avignone e dintorni... Non c'è che dire, sta gente della curia si trattava proprio bene...


Vabbè, 9,50 euro per il palazzo papale meritava spenderli... ma porca miseria, mi son girata tutta la Grecia senza pagare manco un sito archeologico e qua ti fan sborsare il mondo anche solo per respirare vicino a quello che forse potrebbe lontanamente sembrare un monumento...
Ad ogni modo, con mio sommo rammarico ho scoperto che nessuno balla più né sopra né sotto al ponte di Avignone, anche perchè ne rimane in piedi solo un pezzettino e non ci sarebbe spazio manco volendo... Dovrò dire 2 paroline alla prof. di francese che ci aveva fatto imparare a memoria quella stupida filastrocca...


Sur le pont d'Avignon,
On y danse, on y danse,
Sur le pont d'Avignon,
On y danse tout en rond.