venerdì 16 febbraio 2007

Troppe cose assieme

Grazie a tutti quanti hanno commentato l'ultimo post, ormai così vecchio e datato... Ho mille e mille cose da scrivere sulle ultime 2 settimane, troppe cose. Purtroppo, come sempre accade, più cose si hanno da dire meno si trova il modo per farlo. Dal 31 gennaio vorrei parlare di un caro amico che non c'è più. Quel giorno avevo le parole giuste e forse i sentimenti giusti per ritrarlo come per me è sempre stato: una persona importante, un carissimo amico, un confidente, un ragazzo eccezionale... Ora, trascorsi i giorni, le parole sembrano sempre più vuote e non c'è forse più nulla da dire a riguardo.
Sono cose che ti cambiano la vita. A me l'ha fatto. Volevo dirlo al mondo, ma la mia adsl di casa ha deciso che quelle parole che mi sembravano così adeguate non dovevano essere scritte. Dei tanti sentimenti che si sono affacciati ai miei occhi nei giorni successivi non ho potuto scrivere.
Trovo un accesso a internet solo ora, prima di un esame all'università e mi ritrovo a raccontare intimamente di me in un'aula con mille persone attorno. Com'è diverso dall'intima atmosfera della mia cameretta, dal mio piccolo mondo in cui davvero riesco a guardarmi dentro. Ora, in questo momento, ho il timore che qualcuno possa leggere... Non è assurdo, considerando che sto scrivendo il post per un blog?
Ora mi chiamano, devo andare a far vedere come sono brava a recitare qualche paginetta studiata, mentre la mia mente vaga altrove... E' così breve la vita, anche a 26 anni. Vorrei poter scrivere di più, vorrei ma...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Strana, la testa.
Costringo la mia mente a scavare ed estrarre i piu` piccoli dettagli dei ricordi, e ad inventare quelli che mancano.
E` il riempire un vuoto? forse; ma e` pur vero che da anni mi sono allontanato dal MUD e contestualmente anche da lui. Forse e` una corsa ai saldi, a raccattare il piu` possibile di cio` che c'e` ora, perche' ora so che non ce ne sara` piu`, magari concludendo il bilancio con la coscienza di essere stato fortunato: avrei potuto non conoscerlo.
O forse e` un folle tentativo di cercare in quei particolari di cristallizzare il contributo della vita di una persona, mentre mi sembra che la vita di senso non ne abbia. E ancor meno la morte.
Una sensazione, un'intuizione pero` e` impregnata in questa nebbia di significato, cioe` che ci sia qualcosa di profondamente, essenzialmente, gravemente sbagliato.

(So gia` che rileggendomi non mi capiro` piu`, ma non so spiegarmi (meglio).)

Anonimo ha detto...

mi trovo qua a commentare anche io questo post... e vorrei... poter esprimere vorrei... ma forse i miei silenzi sono molto più chiari con tutto il non verbale che riesco a comunicare... e so per certo... che sorridere pensando al passato sia la cosa migliore... e so anche io come hamlet che rileggendo questo post ...lo troverò confuso e poco linerare...

"fletto i muscoli e sono nel vuoto"