giovedì 11 maggio 2006

Amore debole e amore per il prossimo

Il papa è tornato a parlare di PACS, forse per gettare un po' di veleno sulla laicità del nuovo Presidente della Repubblica. E' chiaro che la chiesa cattolica non potrà mai approvare le coppie di fatto, ma non mi piace affatto il modo in cui il pontefice ha descritto le unioni civili: oggi ha dichiarato che bisogna "evitare la "confusione" tra il matrimonio e altri tipi di unione basate su un amore debole". Debole perchè? Debole per chi? L'amore forte è soltanto quello sancito da un contratto (il matrimonio)? Mi rifiuto di dover considerare i miei sentimenti secondo norma di legge.Continua il papa: " La differenza sessuale che connota il corpo dell'uomo e della donna non è dunque un semplice dato biologico, ma riveste un significato ben più profondo: esprime quella forma dell'amore con cui l'uomo e la donna, diventando una sola carne, possono realizzare un'autentica comunione di persone aperta alla trasmissione della vita e cooperano così con Dio alla generazione di nuovi esseri umani". La visione cattolica è sempre stata molto chiara: il sesso deve essere volto soltanto alla procreazione. Credo ci sia un divario assoluto tra quello che predica il Vaticano e quello che poi percepisce o segue anche la comunità cattolica... Se non fosse così, in Italia ci dovrebbe essere una natalità altissima!
Il messaggio poi al nuovo Capo dello Stato include una simpatica invocazione alla "
costante assistenza divina per una illuminata ed efficace azione di promozione del bene comune nel solco degli autentici valori umani e cristiani che costituiscono il mirabile patrimonio del popolo italiano". Non nego affatto che nel cristianesimo si trovano le radici della cultura italiana e che io stessa vivo secondo un sistema di valori fondato probabilmente anch'esso sul cristianesimo, ma ricordo anche che alle lezioni di catechismo insegnavano che un bravo cristiano deve "amare il prossimo suo come se stesso". Io ho sempre inteso l'amore come l'accettazione dell'altro, dei suoi pregi ma anche dei suoi difetti, senza ingerenze, senza la convinzione di cambiarlo. Detto questo, se io non volessi uno stato retto da una costante assistenza divina (che leggo come ingerenza vaticana)? O meglio... se il bene comune ai cittadini di un paese andasse contro ai principi cattolici? I così deprecati "divorzio e aborto" secondo me sono stati un passo avanti per la libertà dei cittadini italiani: perchè essere costretti a stare con una persona che non ami più, o peggio detesti e perchè mettere al mondo un figlio a cui non potrai dare tutto l'amore che merita? Francamente non credo che imporre ad una persona chi amare e come farlo sia un passo verso il "bene comune", anzi, mi sembra che tolga la libertà di scegliere... come lo chiamavano a religione? Ah sì, il famoso libero arbitrio, grande conquista dell'uomo.
Inizio a credere che l'unico amore che si sta indebolendo ai giorni nostri sia quello per il prossimo.

Un ultimo appunto, dalle dichiarazioni dei politici in seguito a quella papale:
Volontè dell'UDC chiede a Napolitano di far rispettare gli articoli 29, 30 e 31 della Costituzione, promettendo che il suo partito sarà compatto contro i pacs e la "deriva zapateriana". Gli articoli in oggetto sono i seguenti:
Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Art. 30. È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima. La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.
Art. 31. La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Io qua non ci leggo nulla di contrario alle famiglie di fatto, sinceramente: la famiglia può essere fondata sul matrimonio, ma non c'è affatto scritto che senza matrimonio non c'è famiglia...

Poi c'è Calderoli: "Ha fatto benissimo Papa Ratzinger a intervenire e a richiamare l'attenzione su quali sono i veri valori e a mettere i punti sulle 'i' sull'amore, sulla famiglia e sul matrimonio. Mentre gli ambigui personaggi che oggi si permettono di criticare la sacrosanta esternazione di Papa Ratzinger farebbero bene a sciacquarsi la bocca prima di parlare del Santo Padre...". E questo si è sposato con rito celtico, eh!

Perchè in Italia è così assurdo pensare che Stato e Chiesa siano due organismi a sè stanti, separati! Perchè è così assurdo che una persona possa volere una legge che tuteli anche il suo interesse, e non solo quello dei cristiani? Ma soprattutto perchè ai cristiani dà così fastidio una legge sui PACS? Se loro credono nel matrimonio, continuino a sposarsi, a non abortire, a non divorziare, a non fare sesso prima del matrimonio... io di certo non voglio obbligarli a fare il contrario.

3 commenti:

Chiara ha detto...

L'ingerenza clericale e' una cosa che da un gran fastidio anche a me:
in italia non e' mai morto il sogno di uno stato clericale.

Posso capire, senza condividerla, la posizione dell'aborto, dato che viene percepito come un omicidio e puo' essere materia di riflessione.

Sui pacs invece e' solo un tentativo di voler orientare la societa'...
Nessuno impedira' mai ai cattolici
praticanti di continuare a sposarsi in chiesa e evitare i rapporti prematrimoniali.

Si vuole proteggere il nucleo familiare? Perfetto.
Ma quando sempre piu' la societa' presenta una ridefinizione dei legami, credo che la legislatura debba supportarti...

Se poi il nodo sono le risorse (pensioni di reversibilita', etc), allora e' un altro paio di maniche, ma non si nascondessero dietro ideologie completamente scollate dalla realta'.

Vabbe' ho scritto troppo =p
cuddle!

Clo' ha detto...

Ogni volta che leggo certi articoli mi viene il sangue acido... Come può Ruini affermare che ogni riconoscimento delle unioni fuori dal matrimonio è "improprio e non necessario"? Ma soprattutto, perchè i politici continuano a dare peso a queste dichiarazioni? Voglio uno stato laicooooo!

Anonimo ha detto...

penso che si faccia prima a sparare ruini su marte... in una di queste occasioni mi era piaciuta una posizione di Mastella (solo una volta pero'... poi si e' ri-chinato...)... alle pressioni della chiesa che non voleva l'elezione di un ex pci (D'Alema, in particolare, perche' non battezzato, mi pare..) a presidente della repubblica, aveva avuto una risposta geniale: avete detto ai cattolici di votare Casini? e io non vi ascolto...

poi si e' subito riallilneato, ma quel momento di lucidita' lo ha avuto, glielo riconosco!