lunedì 14 novembre 2005

Odi et amo


Anche oggi mi son trovata a pensare... ultimamente mi capita spesso. Ho cercato di riflettere sul legame che vedo tra odio e amore... Beh, nulla di eccezionale, in verità, ma credo che si possa odiare soltanto qualcuno che ci abbia davvero scosso nel profondo: in qualche modo l'odio verso una persona si rapporta all'amore per se stessi, se non all'amore verso la persona in oggetto.
Per Catullo amore e odio sono indissolubilmente legati, questa è una delle mie preferite:

Odi et amo. Quare id faciam fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

Per me non è così. E' l'amore per me stessa che mi spinge a provare un fortissimo sentimento di repulsione verso un'altra persona... No, non è che io odi molta gente, anzi, è un sentimento che non capisco. Cosa può portare un essere umano a detestare a tal punto un altro essere umano da volere il suo male? In fondo credo sia egoismo, oppure l'incapacità di mettersi nei panni dell'altro e di cercare di comprendere le sue ragioni. Per carità, credo sia una delle cose più difficili da fare nella vita, ma sarebbe bello se almeno chi si è preso l'incarico di parlare a nome di una collettività riuscisse o si sforzasse di farlo. Tendo a prediligere il dialogo, se sincero; credo che le controversie si possano risolvere semplicemente accettando pregi e difetti altrui; sono certa che le divergenze d'opinione siano motivo di arricchimento e non di conflitto.


Inutile dire, a questo punto, che sono contraria a qualsiasi forma di violenza. Se solo chi siede a decidere delle sorti del mondo potesse capire che non è la forza che porta la pace, che non è la guerra che porta la democrazia...

Da tempo immemore l'uomo si è dato due principi "morali", che per me da soli bastano a definire come vorrei andasse il mondo. Uno è preso dal Vangelo e io non sono cristiana, l'altro pare essere un antico detto:

  • Non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te
  • La mia libertà finisce dove comincia quella degli altri

... se solo anch'io riuscissi a seguirli con costanza...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao clo :)

Dalamar ha detto...

Beh l'uomo si da' principi morali che non puo' seguire.
L'uomo e' piu' bestia di quanto sia raziocinio.
Il lato bestia, il lato naturale dell'uomo, e' odio e amore, e' violenza.
Il lato razionale e' quello della moderazione, del "vivi e lascia vivere", e purtroppo e' pure quello che me dovrebbe far passare gli esami.
Mi sento molto bestia.

Anonimo ha detto...

ciao tesoro... intanto ti piazzo tra i preferiti... quindi complimenti d'obbligo per la grafica, mi piace...
quindi torno in topic
e' la violenza stessa a generare violenza, lo insegna la rivolta francese di questi giorni, l'ingiustizia, la discriminazione, hanno compresso e compresso l'odio dentro una polveriera, che poi, come in tutte le storie, esplode... e questo in tutto, anche nel nostro piccolo, visto che a generare le piu' grandi tensioni tra le persone non sono le cose eclatanti tipo mi ha trombato la morosa che si risolvono con un sonoro vaffanculo, ma le piccole scorrettezze ripetute, le piccole prevaricazioni...

Clo' ha detto...

Grazie Ste', ma a onor del vero la grafica l'ha fatta qualcun altro :P L'ho semplicemente scelta tra una decina di modelli ;)
Restando in topic...
... beh abbiamo discusso tante e tante volte di politica, di religione, di filosofia... Sono d'accordo che la violenza generi violenza, che sia naturale nell'uomo... però spero sempre ci possa essere dialogo, spero nella risoluzione pacifica.
C'è anche da dire che "Storia di un impiegato" di De Andrè è uno dei miei album preferiti in assoluto da sempre: non posso non comprendere la persona che vive sotto un'angoscia costante per anni ed anni e alla fine... BUM... sbotta!
Mi viene tanto in mente il mantovano che un anno fa ha lanciato dietro a Berlusconi il cavalletto della sua macchina fotografica....