mercoledì 16 novembre 2005

La Costituzione? Un vecchio ricordo...

Parlo ancora di Costituzione della Repubblica Italiana, al momento in "revisione", o, per come la vedo io, "disgregazione". Sto ascoltando la dichiarazione di voto al Senato... i nostri politici si stanno scannando, scaricando gli uni le colpe sugli altri: Schifani dice che è colpa dell'Opposizione se a loro è toccato modificare la Costituzione, perchè la passata modifica dell'articolo 5 era contro il popolo italiano.
Beh, io sono d'accordo con Angius: la devolution non darà pari diritti a tutti i cittadini italiani, lasciare alle regioni i programmi scolastici, la sanità... per forza di cose ci sarà chi avrà di più e chi avrà di meno e questo per me è intollerabile. Angius ha sfidato i leghisti a sventolare la bandiera italiana, visto che stanno discutendo di costituzione; ha usato una frase forte: "si approva la Costituzione italiana. Voi l'approvate e ottenete ciò che volete. Io vi sfido: perché non sventolate la bandiera italiana? sventolatela quella bandiera, che è il simbolo di questo nostro paese. Non lo farete, perché dell'unità d'Italia e dell'Italia non ve ne importa nulla".
Incredibilmente, oggi, mi sono trovata a stimare Follini, pur non condividendo la sua visione centrista della politica: in un'intervista a Repubblica ha ammesso l'errore di leggi come la Gasparri, ma lo ha fatto da dimissionario, da voce fuori dal coro in uno schieramento politico che si è allontanato da lui. Diversi articoli di Repubblica, però, continuavano a parlare di come l'UDC non sia convinto di questa revisione...
Le dichiarazioni di voto continuano, tra gli ultimi, il vicepresidente del Senato Fisichella, di Alleanza Nazionale: ascoltando in diretta le sue parole, penso che forse a lui interessa l'Italia e la sua Unità. Decide di votare contro, decide di lasciare il suo partito se le modifiche passeranno nel voto imminente... Parla di fatti personali, di persone della sua famiglia morte dal Risorgimento in poi proprio in nome di questo stato. Una visione molto patriottica, certo. Io patriottica non sono, non credo proprio di esserlo, ma credo che dividere non sarà mai un modo per unire (come han cercato di far credere i leghisti). Andiamo verso la vera Unione Europea, c'è chi parla di unione politica e militare dell'Europa, mentre noi in Italia ci dividiamo...
Siamo alla resa dei conti, sto guardando le lucine della votazione al Senato e mi rendo conto che oggi si fa e si distrugge la storia d'Italia. Voto chiuso: favorevoli 170, contrari 132, astenuti 3.
53 articoli della Costituzione della Repubblica vengono cambiati, l'Italia è uno stato federale.
Sono d'accordo con i Verdi: è un giorno di lutto per la democrazia.


7 commenti:

Dalamar ha detto...

Ti ci sei impegnata con questo blog, in tutti i sensi...

Giorno di lutto per la democrazia?
Non nel senso che la democrazia e' stata calpestata.
Forse nel senso che la democrazia non ha funzionato...
O che la repubblica cosi' costituita non e' adeguata espressione della democrazia.

La votazione e' stata democratica.

Il Senato e' stato eletto dal popolo 5 anni or sono, e a parte tutte le schifezze che contiene la legge elettorale, forse era migliore di quella che ci troveremo nel 2006, quindi il Senato e' legittima espressione del popolo di 5 anni fa.

Non e' espressione attuale del popolo, ma poco importa perke' questa riforma e' nata 5 anni fa.
5 anni fa un signore ha convinto un sacco di italiani a votarlo ed e' diventato Premier. Certo gli elettori che avrebbe conquistato col suo solo sorriso non erano abbastanza da garantirgli la governabilita'.
Quindi si alleo' con chi con la sola pretesa dello "Stato Federale", avrebbe controfirmato qualsiasi riforma il Premier avese portato avanti.

Cosi' e' stato... per 5 anni i leghisti hanno votato ogni nefandezza forzaitaliota, nel frattempo per non annoiarsi hanno fatto Teatro in ogni Parlamento ove fossero presenti.

Pago dell'appoggio e dell'intrattenimento, il Premier contraccambia l'alleato, e salda la promessa dello "Stato federale".

A me pare la vittoria della democrazia, del compromesso, del sistema maggioritario, del suffragio universale, e del sistema occidentale in toto.

Ricordando il Voltaire che va tanto de moda ora:
"Posso non essere affatto d'accordo con la tua idea, ma mi batterò affinchè tu possa esprimerla"

Posso non essere affatto d'accordo sul fatto che la gente vada a votare
"per chi gli sta piu' simpatico",
"per chi e' piu' bello",
"per quello che ha fatto i soldi e quindi e' piu' bravo e intelligente",
"per quanti ce l'hanno duro",
...e via dicendo...
ma mi battero' affinche' possano continuare a votarli.

Il paradosso e' che la democrazia e' possibile abolirla con un voto democratico.

Dalamar

Clo' ha detto...

Sì, non posso che essere d'accordo.
Non è stata calpestata la democrazia in senso stretto e chiaramente il voto è stato democratico... E' stata calpestata la costituzione o forse è stato calpestato il volere degli elettori. Certo, anche questo non lo si può dire, servirebbe un referendum per scoprirlo. Io penso semplicemente che, per come erano strutturate le elezioni 5 anni fa, i cittadini sceglievano un loro rappresentante che avrebbe dovuto portare in parlamento la loro voce, non soltanto la propria. Quel che mi è parso di vedere in 5 anni, invece, è una mandria di pecore attaccate al loro sgabello che se n'è strafregata del suo compito di rappresentanza e ha dato sempre e costantemente la fiducia, anche se dichiarava d'essere d'accordo solo in parte... Paura del ribaltone? Beh, se lo schieramento che rappresento ha certi capisaldi, io a questi capisaldi devo tenere fede in ogni caso, perchè sono quelli che la gente ha votato.
Mi sembrava assurdo allora e mi sembra assurdo all'epoca che due schieramenti, uno chiamato Alleanza Nazionale e l'altro Lega Nord potessero condividere gli stessi "ideali"... Evidentemente mi sbagliavo, perchè come dici tu il voto è stato democratico...
Quello che io non ritengo democratico è che si possa cambiare in questo modo l'assetto di uno stato. Hanno fatto referendum per ogni cosa (oggi e in passato): per il divorzio, l'aborto, la caccia, le televisioni private, le cellule staminali... E per la Costituzione, bene comune di ogni cittadino, niente?
Ora, io posso capire che i continui referendum, spesso incomprensibili ai non tecnici, abbiano stancato gli italiani.. Però se non altro la scelta diamola... è una questione importante, no? Se la maggioranza ha bisogno di chiedere la fiducia anche per QUESTA riforma, mi pare chiaro che la questione non sia così condivisa...
E' per questo che sono molto amareggiata...

Clo' ha detto...

Uhm, mi rendo conto ora di una probabile cazzata che ho scritto nel commento di ieri sera: in Italia il referendum è abrogativo...

Sì, ha ragione Dalamar, la mia frase era sbagliata... è un giorno di lutto per la costituzione, non per la democrazia. Chiedo venia, ero un po' troppo nervosa per pensare seriamente a quel che stavo scrivendo :)

Dalamar ha detto...

La costituzione italiana prevede il referendum solo come strumento "abrogativo" e non "consultivo", quindi mo che la legge e' stata fatta si puo' chiedere ai cittadini se vogliono o non vogliono abolirla.

L'effetto "pecoroni" e' un'aberrazione del sistema maggioritario.

Anonimo ha detto...

alcune considerazioni su questa "riforma" ...mi son da poco scaricato il testo intero del disegno di legge da senato.it... mi vengono in mente un casino di cose da dire...

posto che son di destra (moderata, ma è da molto tempo che mi chiedo cosa voglia dire essere di destra attualmente) e che andrò a votare rigorosamente no a questa pagliacciata che spacciano per federalismo...

il referendum costituzionale è diverso da quello abrogativo fondamentalmente perchè non prevede quorum : i "padri fondatori" della Costituzione avevano talmente tanta fiducia nel rispetto che il parlamento avrebbe sempiternamente avuto per essa, che lo previdero (il referendum) solo nei casi in cui una legge di modifica costituzionale non raggiungesse i 2\3 delle camere nella seconda doppia votazione. cioè, si riteneva la costituzione così sacra che le camere non l'avrebbero mai modificata se non con un accordo clamoroso (il 67% congiunto nella camera e nel senato è tantissimo), volto giocoforza al vero bene del paese. in questa prospettiva, il referendum non prevedeva quorum perchè tanto, si pensava, non sarebbe stato quasi mai indetto, stante il concetto che la costituzionè è il ns fondamento politico e che la sua modifica dev'essere voluta da tutti.

ora una riforma di 55 articoli su 139, voluta dalla sola maggioranza -e neanche tutta,pare, anzi...- dimostra quanto vetusta appare quella fiducia dei costituenti...

e che riforma, poi.
la chiamano devolution, federalismo... e reintroducono l'INTERESSE NAZIONALE, l'argomento con cui lo stato aveva stroncato le regioni x 50 anni, appena tolto (almeno ufficialmente) dalla riforma del titolo V del 2001..
"Il Governo, qualora ritenga che una legge regionale o parte di essa pregiudichi l’interesse nazionale della Repubblica, entro quindici giorni dalla sua pubblicazione invita la Regione a rimuovere le disposizioni pregiudizievoli. Qualora entro i successivi quindici giorni il Consiglio regionale non rimuova la causa del pregiudizio, il Governo, entro gli ulteriori quindici giorni, sottopone la questione al Parlamento in seduta comune che, entro gli ulteriori quindici giorni, con deliberazione adottata a maggioranza assoluta dei propri componenti, può annullare la legge o sue disposizioni. Il Presidente della Repubblica, entro i successivi dieci giorni, emana il conseguente decreto di annullamento".
insomma, qualsiasi cosa fatta da una regione che non mi piace la casso.. bel federalismo...


la chiamano devolution, e centrale diventa il rafforzamento del premier. che in sè non vuol dire dittatura, per l'amor di dio, in GB funziona.. ma la cultura politica lì è un attimino diversa... e poi che c'entra con la devolution...

e poi.
gli stati uniti han giusto qualche persona in più di noi, ma il delaware e la california eleggono lo stesso numero di rappresentanti al senato: la proporzione rispetto alla popolazione è già garantita dalla camera bassa, quella alta serve a rappresentare autenticamente gli interessi degli stati associati, su piano di parità. da noi comunque la lombardia ne eleggerà di più rispetto a un friuli venezia giulia.. mentre la parità tra regioni è ben esemplificata dal fatto che
"Partecipano all’attività del Senato federale della Repubblica, senza diritto di voto...rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali. All’inizio di ogni legislatura regionale, ciascun Assemblea regionale elegge un rappresentante tra i propri componenti e ciascun Consiglio delle autonomie locali elegge un rappresentante tra i sindaci e i presidenti di Provincia della Regione"
in mezzo a tutta questa fuffa isolerei il "senza diritto di voto".
utile...

se non votano coloro che dalla regione son stati scelti, chi vota? i 252 (al posto di 315, un bel passo in avanti! in Usa sono 100.. ah, la sindrome da incollamento alle poltrone..) eleggibili nelle regioni dal popolo, sì, ma con il metodo proporzionale, e le liste bloccate.. quindi decidono i partiti NAZIONALI chi viene eletto nel senato, che rappresent(erebbe) il LOCALE.. bel federalismo...

poi, bella questa: lo stato toglie fondi, blatera su un vaghissimo federalismo fiscale e rifila alle regioni tutta la sanità, l'istruzione, parte della polizia... boh.. la lombardia ce la farà (era quello che voleva il senatur, ok) ma una puglia? una campania? dar loro materie che non vogliono\poxono tenere sarebbe far i loro interessi?
in spagna, dove hanno una costituzione democratica da 25 anni (e non 60) hanno capito che se una regione è ricca può assumere funzioni in +, se è povera deve invece essere sostenuta e non gravata da compiti in +... la catalogna gestisce quasi tutto in proprio, l'andalusia ha tempo per poterlo magari fare in futuro, ma adesso ha alte priorità e viene lasciata ad essa la possibilità di perseguirle... ma è tanto difficile capire questo principio di contrattare le cose, al posto di imporle come si fa da noi? "federalismo" se non ricordo male deriva da "foedus", cioè patto....

e poi.
"Sono eleggibili a senatori di una Regione gli elettori che hanno compiuto i venticinque anni di età e hanno ricoperto o ricoprono cariche pubbliche elettive in enti territoriali locali o regionali, all’interno della Regione, o sono stati eletti senatori o deputati nella Regione o risiedono nella Regione alla data di indizione delle elezioni"
cioè potremo avere avere degli imberbi al senato (già di per sè un fatto aberrante, dai tempi di Roma avanti cristo il senatore è quello avanti cogli anni), ma solo se hanno appoggiato già il culo su qualche sedia, anche in passato. in pratica, una sorta di ripescaggio universale specialmente per chi è stato magari tagliato fuori dal giro, per trombati insomma: dai, ti facciamo senatore...
e poi, se è una camera delle REGIONI che senso ha col federalismo l'ultimo punto? cioè, uno che poco prima delle elezioni abita a Genova perchè è di lì, vede che rischia di non essere eletto, capisce che a Campobasso le tendenze politiche sono molto più favorevoli al suo partito e si fa mettere là in lista, magari nelle posizioni in cima alla lista perchè conta... ed ecco che un da sempre ligure viene eletto dai molisani per rappresentare i loro interessi...

queste sono opinoni più o meno "a caldo": un pò sentite, un pò reminiscenze di cose teoriche studiate, un po' venutemi in mente leggendo sommariamente da solo sta riforma, tutto comunque scritto di getto ora...

fatto sta che a me questa Riforma pare un pessimo tentativo di "devolvere" e una presa in giro insita nel chiamare solo "devolution" il cambiamento di mezza costituzione a "colpi di maggioranza"...
ed è il motivo per cui mi auguro con tutto il cuore che il rifiuto referendario di sta legge non solo sia netto, ma sia schiacciante, affinchè bossi berlusca e compagnia capiscano di aver varcato il limite..

non passerò sicuro a votare la sinistra, l'astensione la ripudio, ma se continuano così, boh...

a presto vecia Clo e complimenti per sto blog, sul serio!

Clo' ha detto...

Ecco, devo dire che speravo in un'analisi di questo tipo da parte di qualcuno :)
Più o meno è quello che volevo intendere io, ma ammetto l'estrema pigrizia nell'andarmi a spulciare tutti gli articoli... Poi alla fin fine qui io voglio solo dare un'idea, uno spunto di discussione, riflessione o ricerca... Spesso vorrei essere più precisa e in effetti invidio quasi questo tuo commento (tze, puntiglioso come sempre tu, eh?).
Spero di poterne leggere altri nei prossimi giorni (...tanto mi han detto che per 2 settimane hai da startene buonino causa ginocchio :P)!

Clo' ha detto...

Aliras dice giustamente che il mandato di qualcuno democraticamente eletto viene a cadere se questa persona agisce contro la democrazia stessa... OTTIMO! Chi glielo dice a Berlusconi che non è più premier? :P