venerdì 7 marzo 2008

Cochrane Libero!

Ok, alla maggior parte di voi forse non fregherà un tubo. Chiunque sia nel settore sanità, invece, dovrebbe sapere cos'è Cochrane. Per chi non lo sapesse, trattasi di una delle maggiori banche dati disponibili online per quanto riguarda la ricerca in ambito sanitario.
Ora... la petizione che invito a firmare mira a rendere gratuita questa risorsa per i cittadini della UE. La salute è un diritto di tutti, indi....

PETIZIONE!


Grazie della lettura :P

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai voglia di spiegarla meglio?
Come si accede alle informazioni? Cosa limita l'accesso alle informazioni? In che modo la limitazione e` rimossa ora?
Quest'ultima frase, poi, e` il mio solo commento sulle "petizioni elettroniche", che e` mascherato come la pretesa di non commentare.

Anonimo ha detto...

penso che i medici forse non la firmeranno perchè alle loro tasche non conviene o mi sbaglio di grosso- marran ha detto

Clo' ha detto...

Dunque... alle informazioni si accede con un semplice "cerca". La limitazione è data dalla necessità di pagare per accedere al sito nel caso tu stia in Europa...
Per maggiori dettagli:
Informazioni di accesso


Per quanto riguarda i medici... falso, del tutto falso. Basta guardare chi ha firmato finora :) Tra i nomi "celebri" qui a Trieste ci sono diversi dirigenti medici di 2° livello (ah già, voi li chiamate primari ancora), come per esempio il prof. Berlot di Rianimazione e il prof. Mazzuia del CSM di Monfalcone.

Ad ogni modo il link qua sopra (in inglese, ok), spiega molto meglio di me :)

Alfonso ha detto...

Beh allora, se i medici approvano forse bisognerebbe soffermarsi un attimo a pensare... dopotutto sono medici, ma anche una casta.
In ogni caso indipendentemente da come la vedono i medici io condivido... quindi ho firmato. Grazie per l'informazione!

P.S.
Marran hai evaso il mio blog... prima mi invadi e poi mi abbandoni!!!

Anonimo ha detto...

Da quel che ho letto, mi pare di capire che...
1) Se i medici firmano a favore della petizione, c'e' sotto qualcosa.
2) Se i medici non firmano a favore della petizione, c'e' sotto qualcosa.
Io (che non sono medico) penso che firmero' solo se Cochrane offre lumi sulle voci "paranoia" e "qualunquismo".

Anonimo ha detto...

ah, come concordo.. mancava la parola "casta", davvero.. oramai, è necessario infilarla da qualsiasi parte..

Alfonso ha detto...

...non è necessario infilarla da qualsiasi parte, ma non dovrebbero esserci remore nel farlo dove serve... a me sembra piuttosto qualunquista attaccarsi sia ad una parola che al tabu di scriverla o pronunciarla... in ogni caso se la parola casta è usata da uno che ne fa parte, in un senso o nell'altro, non credo che sia poi così grave o ipocrita...
Per concludere credo di poter affermare a cuor leggero che tutti, persone, caste o altre forme di gruppi sociali in genere, fanno le proprie scelte in funzione della propria economia personale (economia nel senso largo del termine) e poi scendono a compromessi con tutto il resto... quindi non vedo nulla di strano nel fermarsi un attimo a pensare ciò che guida le nostre e le altrui azioni...

Ringrazio per l'oppurtunità concessa....

Anonimo ha detto...

il discorso sulla casta è accettabile quando vengono difesi alcuni privilegi, che ne so, un trattamento pensionistico particolare.. qua, semplicemente si discute di accesso a un determinato tipo di informazione scientifica, e la casta dei medici non c'azzecca molto.. mi pare ovvio che dei medici vogliano avere accesso a informazioni di carattere medico, siano su cochrane o su qualsiasi altra rivista pubblicata da wiley o elsevier, e chi pubblica qualcosa su questo genere di riviste credetemi non ha alcun vantaggio economico diretto, anzi.. per pubblicare spesso è necessario pagare, il ritorno sta in fondi di ricerca che si possono richiedere, avendo delle pubblicazioni a sostegno della propria competenza.. eventualmente, qua si poteva parlare di casta degli editori, anche se forse a sproposito.. il fatto è che un editore non è un'associazione benefica, e sebbene sia molto critico sull'informazione scientifica nel suo complesso, sulla catena di autoreferenzialità di molte riviste, sulla gestione malsana dell'impact factor, non si può chiedere a un'associazione a fini di lucro (non inteso in senso negativo, un editore deve vivere con il suo lavoro..) di rendere gratuito un servizio per cui paga una serie di persone.. se la cosa fosse governativa si potrebbe fare, qui è un privato.. basta leggere il sito linkato nella risposta di Clò, i governi dei paesi in cui l'accesso è gratuito pagano tramite alcune loro istituzioni l'accesso al sito, come le università o gli enti di ricerca pagano per avere l'accesso a Nature e centinaia di altre riviste.. Qui il discorso da farsi è se debba essere l'unione europea o piuttosto ogni singolo governo nazionale a caricarsi della spesa..

Alfonso ha detto...

Ammetto di essere un pò inviperito nei confronti del concetto di "casta" per via del contesto in cui viviamo... ma nel mio primo post ho fatto una pura e semplice osservazione riguardo al pensare eventuali implicazioni non immediatamente evidenti. In ogni caso, indipendentemente da tutto, condivido a pieno la liberazione delle informazioni di Cochrane, e più in generale di qualsiasi tipo di informazione, ed invito tutti a prendere in considerazione l'idea di firmare la petizione.
Per quanto riguarda il tuo discorso precedente, Oban, condivido a pieno la tua osservazione sull'economia delle scelte personali, in senso stretto e, come ho scritto nell'altro mio post, in senso largo... inoltre condivido la scelta del tuo nick: adoro l'Oban Single Malt Scotch Whisky... è tra le mie bottiglie preferite! :-)

Anonimo ha detto...

purtoppo qui non si tratta di firmare una petizione a favore della liberazione di cochrane, si tratta di fare una petizione per chiedere che l'unione europea paghi wiley interscience perchè tutti i cittadini sul suolo europeo possano accedervi.. perchè altrimenti è una cosa, come del resto molte petizioni online, abbastanza futile.. wiley non è un'associazione benefica, anzi.. se io per pubblicare un articolo su una delle riviste con una singola immagine a colori devo pagare 500 euro, si coglie meglio concetto..
comunque chiedo scusa se fosse risultato scortese il mio post sulla parola casta, ma è una di quelle parole che mi danno fastidio a priori, come dire vallettopoli o calciopoli o vattelapescopoli.. non riesco a sopportarle, vengono forzatamente inserite nel linguaggio comune al punto da perdere totalmente il loro valore..

per concludere, ahhhh, l'Oban, il mio secondo whiskey preferito.. il primo è ovviamente il Lagavulin, ma come nick non mi entusiasma!

Alfonso ha detto...

Beh... vista lo politica commerciale di wiley, credo sia molto improbabile che la comunità europea possa decidere di fare un simile investimento!
In ogni caso... una adesione non costa niente...

Ottimo il Lagavulin... ma secondo me il Talisker vince!

Anonimo ha detto...

Caol Ila Natural Cask invecchiato almeno 14 anni. Ti entra dentro, bruciando tutti i cattivi pensieri. Nel mio caso, dona anche lucentezza al manto, oltre a far crescere baffi lunghi e folti.

Alfonso ha detto...

...non l'ho mai bevuto... il che è molto grave! sarò costretto a provvedere il prima possibile!! A presto per il responso...