domenica 11 giugno 2006

Stream of consciousness

Periodo strano e ambiguo questo... voglio guardare avanti, ma resto ancorata agli errori e alle gioie del passato. Sono tornata ad essere stanca, molto stanca e nervosa, sempre più nervosa... senza senso, senza nessun senso. Non lo so perchè sto scrivendo qui queste cose, forse solo perchè buttarle fuori di getto mi aiuta ad allontanarle da me, forse perchè pensare di esporle al pubblico ludibrio mi aiuta a cercare di renderle comprensibili o forse perchè semplicemente ho paura di aprire il mio "diario", il quadernino dove dai tempi delle medie scrivo per sfogarmi. Sì, ho paura di riaprirlo perchè inevitabilmente rileggerei la mia vita e sono stufa di guardare indietro: mi bastano i pensieri che ho al momento in testa, non ha senso aggiungerne altri.
Certe volte, quasi per caso, mi imbatto in qualcosa che riapre vecchie ferite e finisco per sentirmi al bordo di un precipizio, con la voglia di ributtarmi in quella mischia. Per quale motivo non riesco a liberarmi delle vecchie "malattie"?
Molte volte penso agli amici che ho lasciato indietro nella mia costante ricerca di me stessa... persone che ero convinta non mi avrebbero dimenticato (o che giuravano che mai l'avrebbero fatto... mai fidarsi di queste cose) e che invece sembrano non avermi mai conosciuto. Persone pronte a ergersi in mia difesa davanti alle ferite di cui sopra e che poi, passati anche pochissimi mesi, sembrano diventati i leccapiedi di chi si era comportato con tale freddezza nei miei confronti. Ma cosa pretendo? Perchè dovrei sperare qualcosa di simile? Perchè continuo a convincermi d'essere nel giusto... no, in questo caso sono nel giusto.
Serve un minimo di egoismo nella vita, quel minimo che ti permette di sopravvivere senza farti carico dei problemi di tutti, per poi rimanerne schiacciata.

Ricomincio a credere che il tempo sia un cerchio... no, non voglio che lo sia, preferisco vedere una spirale, dove gli eventi si presentano simili, ma la mia eventuale crescita interiore mi può portare ad affrontarli diversamente... meglio.

Non voglio rileggere, cancellerei il post.
Domani sarà un altro giorno, spero.

[L'immagine è "Meditations - René Magritte]

7 commenti:

Marco Felice ha detto...

Mamma mia quanto mi sento vicino a queste tue considerazioni....
A parole e' facile:
Devi guardare avanti, perche' dietro restano solo le cose piu' dure e piu' brutte, le cose belle vengono avanti con te.
Ora che ho finito con la retorica, ammetto chefacciamo tanti errori, ci fidiamo di persone che non meritano fiducia, ci affidiamo a gente che non ha interesse per noi. Ne facciamo tante, ma grazie al cielo non impariamo dai nostri errori e continuiamo a fare questi errori.
Se imparassimo da tutte le ferite che subiamo nella vita diverremmo tutti bonzi asceti eremiti. Invece noi sappiamo di dover afferrare quel dannato coltello con la mano...e anche se ci siamo gia' tagliati 500 volte continuiamo a provare perche' sappiamo che quella fredda lama (sia essa amore amicizia o qualunque altra cosa) ci completa, ci serve, e ci rende piu' forti.
Cum passione (soffro con te) FORZA!!!!!

Chiara ha detto...

Il tempo e' un compagno del nostro sentiero tortuoso.
Bisogna guardare lontano per vedere tutta la scena intorno a noi...

Marco Felice ha detto...

Non concordo, il tempo e' nostro compagno durante le prove libere... poi in gara e' un nostro avversario!

Anonimo ha detto...

we', clo-tilde! Ho visto che hai preso 1 ricco 18 (sbircio i tuoi connotati su messenger)! Stammi bene, bambola! :)

Clo' ha detto...

Eh sì... il tempo spesso è nostro nemico in gara, sono abbastaza d'accordo... Anche quando ti trovi a iniziare a studiare per un esame tipo "anatomia e istologia" il giorno prima (mannaggia a me) per aver perso tempo a pensare ad altro... Da qui il ricco 18 (che la prof non mi voleva dare perchè m'abbassa la media... stikazzi). Dovrei evitare di pensare e iniziare a studiare un po' più seriamente, ma anche le 8 ore al giorno di tirocinio in ospedale non aiutano in questo senso ed ecco un nuovo problema di tempo.
Chiara è una saggia in questo senso probabilmente, io non riesco ancora a vedere la scena completa o se la vedo continuo sempre a lottare con questa insopportabile clessidra che continua a portarmi avanti quando vorrei poter tornare indietro...

Marco Felice ha detto...

Hai gli occhi a forma di Clessidra... e son convinto che tu capisca la citazione..:-)

Clo' ha detto...

Se ho inteso giusto... e senza dubbio il mio preferito ;)