martedì 13 giugno 2006

Quegli occhi...

La pagina strappata le cade dalle mani, continua a fissarla mentra il vento la porta via assieme ad una parte di sé.
Quegli occhi...
Dove gli aveva già visti? Come riuscivano a guardarla così nel profondo? L'avevano già derubata dei suoi più intimi segreti, quegli occhi. Non poteva averlo scordato, no, ci era cresciuta assieme, a quegli occhi. Quanti discorsi sul futuro, quante scoperte fatte insieme. Erano una cosa sola, allora. Cos'è successo, poi?
Il tempo. Cancella molte cose, il tempo. Tutto era cambiato, anche loro. Un distacco graduale, quasi impercettibile li aveva portati a tale distanza... no, lei sentiva che erano ancora vicini, legati da qualcosa di più forte del tempo... Allora perché non se ne era accorta, perché non sapeva nulla?
Quegli occhi...
Occhi di ghiaccio nei rimproveri, occhi caldi e comprensivi nei momenti tristi... no, non potevano essere loro... Non quegli occhi, non lì, non così!
Lei vaga sola, sul lungomare deserto, la mente annebbiata dall'alcool, aspirando lunghe boccate dall'ennesima sigaretta. Non ci pensava da tanto, a quegli occhi, ma mai come in quel momento li percepiva accanto a sé, con il solito velo triste, a sorridere e ridere della vita.
Quegli occhi...
Lì, sulla prima pagina del giornale, ora compatiti e pianti da tutti. Sa che nessuno oltre a lei potrà mai capire e continua a fissare il mare, urlando alla luna:
"Grandissimo figlio di puttana, la prossima volta avvisami! Verrò con te..."
Questa cosa l'ho scritta nel maggio 2001, stilisticamente la cambierei del tutto ora... l'ho postata oggi perchè in qualche modo mi sento ancora così.

5 commenti:

Marco Felice ha detto...

Fissi il mare?
O scruti l'orizzonte in attesa di novita'?

Clo' ha detto...

Rimpiango occhi del passato, scrutando il mare e fissando l'orizzonte sperando inutilmente che tornino... e nel frattempo, mi accendo l'ennesima sigaretta rimpiangendo di non avere la mente inebriata dall'alcool.

Marco Felice ha detto...

Non so la situazione. E' giusto per un periodo guardare l'orizzonte dietro cui e' scomparsa la nave... sai benissimo che ci si dovrebbe voltare e guardare la citta', ma l'orizzonte e' cosi' magnetico...cosi' ipnotico.
E il mare di notte di invoglia a scivolare nelle sue fredde acque, a mescolarsi con il suo silenzio e la sua pace, ad accettare il suo oblio...
Ogni separazione e' un po' una morte, ma dobbiamo far vincere la vita... quindi COMBATTI!!!Non ti arrendere!!Magari dovresti (e so benissimo quanto non sia facile) ammettere di aver perso questa battaglia, con questo "avversario", ma la tua vittoria passa attraverso l'incontro con diversi "avversari"...

Dalamar ha detto...

il fumo non e' una soluzione, l'alcool non e' una soluzione, non conosco molte soluzioni a dire il vero.

Marco Felice ha detto...

Forse e' giunto il momento per un revival anni 70?
Sesso Droga e Rock'n'Roll....
Visto che la vita e' una spirale e non andiamo a ripetere esattamente quello che e' stato... allora magari questa volta possiamo provare senza droga...anzi proviamo con il Rock'n'Roll andiamo a ballare, lasciamoci pentrare dalla musica, lasciamo che questa invade le nostre menti e scacci da esse ogni altro pensiero, stanchiamoci ballando in modo da espellere tutte le tossine di una vita estenuante....